composizioni ordinarie

pochi spazi tra le sedie
composizioni ordinarie
come stoviglie o scarpette
precipitate alla dolcezza
di un settembre agro di spine
controvento ai luoghi su cui posa il viso

germogli dove rifugia il tempo, tessuto dalle moire
nel cavo della mano
la parola lieve è un mezzocielo a china
su pagine sbiadite che rimbocco

è un affresco che tinteggi con la maestria di chi è abituata a destreggiarsi fra colori e pennelli. Il tuo settembre è un po' opaco, non ti ha lasciato particolari ricordi?
né al positivo, né al negativo.


Brava Mire, come al solito dipingi la tua magnifica tela, attingendo dalle stagioni che t'attraversano!

forse settembre è agrodolce al tatto chissà, cara Francesca...

Mi piace di più delle tue composizioni solite... sei meno contratta e ne guadagna l'immedesimazione che il lettore prova con i versi, il richiamo classico nel finale per una volta chiarisce invece di cifrare ulteriormente il contenuto. Buona.