prende un respiro a voler dire molto
ingrossa il gesto - un'attesa impietosa -
rantola un poco inetto e capovolto
potessi urlare: "e parla, di' qualcosa!"
Andiamo a sbirciare nel campo della filosofia, eh?
Non so esprimere un giudizio ma sono convinta che queste quartine andrebbero viste in un contesto in cui si identifichi un soggetto di riferimento, così pare quasi un non sense che contrasta con la specificità a cui dovrebbe riferirsi l'ultimo verso;
gli unici suggerimenti che potrei darti sono questi:
- usare la punteggiatura nell'ultimo verso per aumentarne la scansione ritmica, la perentorietà degli imperativi.
- nel primo, invece, con un gioco di accenti ritmici che sposti il secondo dalla settima sillaba sull'ottava, darei rilievo a "dire" piuttosto che a "volere", poiché meglio definisce, secondo me, il campo semantico con l'ultimo verso.
Almeno io leggo il tuo primo verso così:
Prende un respìro a volère dir mòlto
il mio lo leggo così:
Prende un respìro a voler dìre molto
Qualche perplessità ce lavrei sul secondo verso, ma non saprei cosa suggerire.
Ciao
______________________________________________________________________________
"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)