Ciao Mirella,
bello rileggerti in versi dopo un bel po'
io purtroppo non conosco i film di cui parli perché non ne vedo quasi mai, però tu hai delineato un'atmosfera particolare, un senso di malinconico smarrimento, e sembra di esserci, fra i protagonisti e le comparse, avviluppati da una liquida inquietudine illuminata da riflessi.
Mi piace molto questa manciata di versi:
hanno lo smarrimento negli occhi
la disorientata bellezza
che ci coglie soli
in quell'attimo sopraggiunto
di bagliore
L'unica cosa è che cercherei il modo di elimonare uno dei due "che" (che appaiono naturali/che ci coglie soli), e poi eliminerei uno dei due aggettivi dimostrativi, lasciando sicuramente il primo che evoca lontananza, tra l'altro l'insieme di "
quell'attimo
sopraggiunto" mi pare cada un po' nel prosastico rispetto alla poeticità del resto dei versi
Ciao
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)