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06/11/2009 15:17 | |
E gl’inverni si fanno amanti
caldi ciocchi nel cammino
che il tempo brucia
e la neve discioglie
Si fanno coperta
da strizzare agli angoli
da succhiare in notti fanciulle
per non perdere il vuoto e il senso
E nenia che crolla
passo distratto
Fugace redenzione
di una preghiera urlata
-appesa al tuo nome-
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06/11/2009 16:06 | |
la notte e gli inverni sono il rifugio degli amanti e della passione
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06/11/2009 18:09 | |
beh, si legge che è una meraviglia...
Io ci leggo o ci voglio leggere, tanto romanticismo.
Come quando col freddo ti accoccoli e ricerchi l'altra parte di calore, che assieme al tuo forma un globo rosso che si chiama amore.
Si sente desiderio, passione...
Molto piaciuta!
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
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06/11/2009 22:02 | |
mi piace tantissimo!!!
sento quella voglia di non perdere nemmeno un attimo, una scintilla d'amore... |
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08/11/2009 10:49 | |
Molto bella, matura, che si sviluppa su diversi piani, mantenendo costante una carnalità nel lessico delle prime due strofe, che avvolge.
Poi raffredda e punge, come se dal tepore degli interni si passi bruscamente fuori, tra i rigori...
Complimenti sinceri
Leda
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11/11/2009 16:48 | |
Ecco, il duale nel rapporto di coppia, il corpo e l'anima.
Trovo questa poesia colma di sensualità che si muove tra il desiderio e l'esigenza, tra la passione e la necessità di essere in due...
Ma non si può eludere la solitudine con quelle coperte da succhiare
e le urlate preghiere appese al suo nome. Ci si prepara però ad un nuovo amore con la maturità che del passato si rafforza.
Molto bella e sentita. Complimenti
Sebastiano |
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