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Metope - Al Qantar - Francesca Coppola

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2009 10:12
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03/12/2009 00:09
 
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La scena si svolge in un ambiente chiuso ma con ampie finestre. I personaggi sono due amanti (i soliti)
che stavolta vogliono giocare con le sole parole, infatti non c'è nessun contatto fisico tra i due, solo uno
sfiorarsi appena con voci, sussurri e vestiti. E' una danza, un volteggiare leggero di lei sensuale ed un
fronteggiare, come in un armonioso tango le toccate e fughe di lei. Un gioco erotico che a tratti sembra
sfuggire dalle mani ma che abilmente viene ripreso. Luce soffusa e ambrata, Tango di fondo. In rosso
e nero lei, in nero e rosso lui. Luce, Sipario.



1° movimento: rosso e rosa


lui - Rosso e rosa il mezzo vestito
odori di terra e selva con
due lune avanti e una scia
di filamenti al sèguito
Si compie il cerchio malizioso
dell'ammaestrato puma
nel ruggito tàcito il balzo
e lo schermire i sensi miei
già pronti ma non adesso

lei - rosso e rosa come i denti
che digrigno sui seni
profuma piano il movimento
senza aliti di freni
rimbalza il laccio
mordendo il buio,
solo un passo e mi senti
non pensarti al sicuro

lui - rosso e rosa come la bocca
che appanna gli occhi,
rifugio del minimo sospiro,
inizio delle curve sadiche
degli ancora, dei si allungati
sulla pelle e degli umidi bisbigli.

Diagonali aperte
del corpo-fuoco che mi inverte
roccia vapore e roccia
e un bacio dietro l'orecchino

La luce adesso è meno soffusa, più diretta ed anche la musica ha un volume leggermente più elevato. Lui gira
attorno a lei, vicinissimo e lei tenta vane e false vie di fuga. I sensi sono iperattivi e la capacità di percezione è
vicina alla gamma totale.



2 movimento: come roccia

lei - Spogliami di sorriso e allungami
le strade sul rettilineo,
sospirerò dissesti, rubando
fossa ad ogni bacio

e roccia sarai
quando ti radicherò rugiada

lui - e muschio negli anfratti
quando governerò la resa
dei fianchi e dei tracciati
Percorrerò le linee delle ninfee
che s'aprono nel lento fluire
della fertile saliva e t'amo
di pugno e di farfalla
di spada e di giglio, t'amo


Lei riesce a sfuggire ma incita un riavvicinarsi attraverso il linguaggio del corpo, delle mani, degli occhi e lui la riprende
all'interno delle braccia (senza toccarla) a "trifonie di contrappunto" simulando come uno spingerla dentro di lui.


3 movimento: il nascondiglio


lei - attimi del presente si rincorrono
senza noi, nascondiamoci le mani
alla sera sulle ginocchia

vertiginami di aria nella pelle
quando mi alzi e poi mi scuoti
fino alle stelle disegnate
sul profilo di una stanza
che s'inventa carezze

lui - divenute artiglio e ritmo
di appena voci esauste
trifonie di contrappunto...
mostrami i mari dove immergermi
e le baie dove rifugiarmi
sintesi del mio amare
femmina animale del mio tribale canto

Ala unica del mio volo
richiudi il cerchio
e portami a bruciare
nel tuo sole d'acqua

lei - Si, colorami i cuscini e vesti
le aiuole in fiore toccami
e mi fermerò su una lacrima
lasciata ad ottobre

Sarò culla e tenda,
bambola di pezza che raccoglie
e cela il nostro amore.


Adesso tutto è decrescente. la musica si affievolisce ed anche i movimenti che mostrano stordimento da estasi. Ora le loro
dita in alto si sfiorano appena e lei ruota in un giravolta che finisce sul letto. Un attimo dopo anche lui si butta su letto.


4 Movimento: La stasi


lui - Ci sono le strane stelle dei tetti del dopo
e le ombre di ritorno dal fumo. Ci sono le tue parole
ed il rumore di quella nuova primavera che sboccia dalle mani.
C'è il te freddo ed un lenzuolo a coprire il seno,
gli specchi, le porte a metà, il bicchier d'acqua...
e noi...

lei - e noi distesi sul cielo a disegnare le nuvole
col fiato corto che ha il sapore del lattice
e s'immerge in un cuore blu di sole curve

Si commuovono le gambe al regalo di un girasole
che scuote il mento, restami cuscino


Un momento di silenzio poi si girano a guardarsi scoppiando in una sonora risata. Si baciano. Buio. Sipario
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Post: 1.652
03/12/2009 10:12
 
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ma che lavoraccio hai fatto Seb?
già nasce così, mi aveva colpito per l'impostazione teatrale, ma questa ha sempre quel sapore di avuto, non dato... e le apertura ai versi sono semplicemente favolose, altamente poetiche, nonchè riccamente definite.

Grazie. [SM=g8127]


"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com
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