Sebastiano. Hai avuto a caldo le mie impressioni e sono state le stesse revisionando il video qui, più volte.
Ti confesso che se non conoscessi la cultura araba nel comporre le sequenze fotografiche nei video, avrei una certa perplessità, perché non riuscirei a cogliere immediatamente l'abbraccio di una cultura diversa.
Perché è proprio tutto arabo questo tuo inserirti nei miei versi, con immagini e suoni. Hai dato un risvolto etnico a tutta la poesia, che mesce la fiaba alla terra, con queste immagini del deserto Yemenita e le cesellature della città di Sanaa.
C'è la mia scrittura e nelle immagini la tua lettura:
una vera fusione nelle differenze.
Una sorta di complementarietà che determina, in questo caso più che in altri, il significato di mettere in video una poesia.
Lo hai fatto con il gusto di un altro mondo artistico, che ti è peraltro nel sangue. E io sono lieta di averlo estrapolato nel modo più puro, con questo mio testo.
Ti adoro (si può dire)?
Leda