già, cosa sarà il poeta domani e non chi...
la domanda è spaventosa e davvero stressante al momento.
Perchè già oggi, il poeta seconde me si è un po'confuso, basta scrivere due cazzate su qualche sito e ci si autodefinisce poeti con un'anima tutta da difendere e si cerca a spada tratta un rispetto a ciò che si scrive con un impeto ignorante che a volte mi sconcerta.
Se da una parte internet offre mille buoni spunti di diffusione e conoscenza, dall'altra crea una globalizzazione e un'enfasi tale che unita alla falsità e ipocrisia fa nascere ogni nano-secondo un POETA, dalle doti straordinarie e incomprese ai più (roba da matti)...
inoltre c'è da dire che almeno non si correva il rischio di vedersi copiare le cose, ma poi è anche vero che per lo più le cose che si scrivevano restavano relegate in un cassetto, almeno così si rende tutto pubblico e ci si scambia impressioni e stati d'animo.
Perchè diciamocela tutta, se non si trasmette, se non c'è chi ti legge ma che senso ha questo nostro scrivere?
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com