Nihil., 16/02/2010 13.14:
Non intendevo dire che non avessi letto i classici Francesca, volevo dire che tutto sta nell'ottica in cui li si legge: li si può leggere per generica cultura (giusto perché se senti parlare dell'"Illiade" non la confondi con l'"Odissea"), per erudizione, per amore di un'età o di forme culturali che oggi non esistono più, oppure per rubare idee, temi, forme che arricchiscano il proprio bagaglio poetico... in questo senso io sto rileggendo l'Antico Testamento: perché credo (aldilà della mia fede, che in questo caso non c'entra) contenga in sé germogli che possono essere benissimo trapiantati nell'oggi.
più o meno gli argomenti e i problemi esistenziali e sociali sono sempre gli stessi, è per questo che quasi tutto, a seconda dell'ottica da cui lo si guarda, può essere fortemente attuale. tutto, davvero, può fornire uno spunto di riflessione e dare l'input all'ispirazione. ma io credo che sia una cosa bellissima.
Nihil., 16/02/2010 13.14:
Lasciando da parte la teoria, vi faccio l'esempio della mia ultima: io sono innamoratissimo del romanticismo europeo, quello che và da Novalis, Tieck a Leopardi e Baudelaire, e soprattutto di quelle figure femminili dannate che seducono l'uomo, lo rendono folle e poi l'abbandonano... ora io rimpiangevo che ormai queste figure non esistono più nella letteratura, visto che la donna sontuosamente vestita con strascichi e acconciature tardo rinascimentali, che seduce gli uomini mostrando la caviglia o la spalla nuda nei bivi dei boschi o in antichi castelli lorenesi per ovvi motivi oggi è molto difficile da trovare, poi mi sono accorto che in fondo non è diversa da quella massa di ragazzine depresse (o finte tali) che si veste di nero, abbonda di cerone e di rimmel, e adesca gli "inconsapevoli" uomini nelle chat e nei blog mostrando le tette... da qui la mia "Gotika", non so se sia una trasposizione riuscita, però per lo meno è una dimostrazione "sociologica" che certi tipi letterari non muoiono mai. che ne dite?
tralasciando di entrare nella problematica sociale alla quale ci si riallaccia e restando in ambito puramente letterario ti dico: sì
certi tipi letterari non muoiono proprio mai!!!