Avete fatto due interventi densi tu e Roberta... aggiungo solo che solamente nella poesia arcaica (e solamente nel filone che prende spunto da Esiodo) il poeta era un essere semi-divino che scriveva per conto degli dei, già in epoca classica questo concezione si è incrinata, per far spazio ad un'altra idea di poeta come tecnico del verso, sperimentatore di nuove forme ed erudito della tradizione mitologica... la cosa interessante è come 2000 anni dopo il romanticismo abbia ripreso la concezione esiodea, e l'abbia calata con successo in un contesto sociale totalmente diverso, tanto che ancora oggi prospera, almeno fra noi frequentatori del forum
"Il poeta è puro acciaio, duro come una selce" Novalis
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