"(...)Le ascoltavo, seduto sul ciglio delle strade,
nelle calme sere di settembre in cui sentivo
sulla fronte le gocce di rugiada, come un vino vigoroso;
in cui, rimando in mezzo a quelle ombre fantastiche,
come fossero lire, tiravo gli elastici
delle mie suole ferite, con un piede contro il cuore."
Arthur RIMBAUD
LA BOHEME E’ PASSATA (?)
In questo stop-bus polidimensionale
Ibrido status blindato e lacunoso
Mi vedo acquartierato postumo:
Sfinito dopo un enfasi pseudo-atletico-esistenziale …
Ma quantunque la boheme passata
Ha lasciato stigmate appiccicose sulla riva:
Dilatarmi oltre può produrre più danni
Poiché lo sberleffo del vento mi scarnifica
E l’ultima parvenza di danza del ventre mi costa!
Eccomi a riempire di scintille-vexata quaestio
Un argano-sfintere d’aria sulfurea
In un breve corso d’immagazzinamento dati
In questo parterre tremolante di din don!
Tratteggiando una candida sospensione dal mio ego:
Con l’ubbia di restare travolto a tradimento
Elaboro uno snervante pensiero cosmico:
Quasi un alzare i tacchi e sviarsi per un’altra discesa …
2002
.....
"(...)Le ascoltavo, seduto sul ciglio delle strade,
nelle calme sere di settembre in cui sentivo
sulla fronte le gocce di rugiada, come un vino vigoroso;
in cui, rimando in mezzo a quelle ombre fantastiche,
come fossero lire, tiravo gli elastici
delle mie suole ferite, con un piede contro il cuore."
Arthur RIMBAUD