Sospetto che questo vi piacerà :-). Per me, una rivelazione.
*
Il portiere di riserva non esulta come gli altri
rimane fermo abbarbicato alla speranza
che quell’altro in calzamaglia se lo stracci un legamento
per entrare tra gli applausi, conquistare il proprio posto,
avere donne, case al lago, delle macchine potenti.
Avere gloria finalmente. Il portiere di riserva
se ne gira col cappotto anche di luglio per non prendere un malanno,
perché una volta era il suo turno, ma lui era a letto
con la febbre, ed entrato il ragazzetto degli under 18
strappò un 9 alla Gazzetta, e oggi gioca in Premier
nel Newcastle, ed ha fatto anche la Champions.
E due réclames per gli shampoo.
*
Devi diventare più aggressivo col lavoro
perché oramai va forte anche l’usato
e un poco ovunque spuntano degli outlet;
devi andare (avrai capito) nei luoghi del dolore,
in clinica oncologica ad esempio, e dire:
“Lei è incurabile per caso? E quanto tempo ha a disposizione,
un anno? E alla bara ha già pensato? Io le vendo da 20 anni,
importo il legno dalla Svezia, sono bravo, costo poco”.
O ancora meglio ti dovresti fare forza e suonare
porta a porta nel paese, e chiedere a chi t’apre
se per caso è a conoscenza di qualcuno che sia morto
o lì per farlo o se quello in primis (pure in ottima salute)
non volesse già decidere la cassa.
Perché tanto “quella” arriva e non fa sconti,
e per lo meno allora la tua bara sia economica e curata,
di buon gusto, fatta a mano, da un esperto del settore.
*
Devo prendere gli antipsicotici,
è quello che ha detto Nazzoli alla clinica.
I motivi già li conoscete:
ho reazioni scomposte ed attacchi di panico.
Alle volte mi pare qualcuno mi fissi
sull’autobus, è a quel punto che cerco
di sfondare il vetro scappando per strada.
Fingo d’essere un terrorista due volte ogni anno,
minaccio l’autista con il tagliaunghie,
gli dico di portarmi in Piazza dei Servi:
lui ormai mi ha presente (è lo stesso da anni)
in fretta mi lascia nel luogo richiesto,
chiede scusa alla gente sul mezzo
e riparte. Ridendo.
*
In televisione rivedo Pier Carlo,
cuoce una bernese di sgombro.
Quello che presenta domanda:
“anche i grandi poeti mangiavano il pesce sovente?”
Ed ecco che lui gli risponde. E sorride.
Pier Carlo a vent’anni se lo contendevano tutti,
era la grande promessa, il nuovo Leopardi.
Montale perfino voleva cenasse con lui
ogni volta possibile, lo chiamasse “nonno”:
lo amava come fosse un figlio.
Ma un giorno una tv privata gli chiese
di partecipare a un dibattito:
e lui era bello, spigliato, ci sapeva fare,
“è perfetto” dicevano
“sa proprio bucare lo schermo”.
Di comparsate Pier Carlo ne ha fatte 240 a quest’oggi:
scalato montagne, visitato malghe, accudito delfini,
camminato sui carboni ardenti, inviato ai mondiali di rutti.
Esce un suo libro ogni anno, ma li scrive Sandro, ragazzo di Sondrio
pagato profumatamente per tacere, lavorare. basta.
A volte Pier Carlo mi chiama
la notte, mi dice che ancora una volta
Montale gli è apparso nei sogni
ai piedi del letto
e lo ha preso a schiaffi.
Risponde mia moglie,
gli dice che sono a Milano,
o Varese per qualche convegno,
che è solo un fattore nervoso, di prendere
un bel latte caldo e rimettersi a nanna.
*
Tutti quei campi – quei fiori –
bianchissimi. Quei campi,
quei fiori, tu che stai
dormendo. Bianchissimi.
*
Dovrai pensare a tenere un riporto,
oppure tagliarli i capelli.
E a chi dirlo, se piangere in pubblico
o in forma privata, nel bagno magari.
Dovrai chiederti se vuoi lasciare il lavoro
o darti la forza con quello. Quante ore
potranno fiaccarti, se i clienti se ne accorgeranno.
E a tua moglie? Che cosa vuoi dire
a tua moglie legata a una sedia a rotelle da anni
che di peso sorreggi e accompagni ogni giorno?
*
Ogni anno almeno un giorno
lo passo a Cesenatico d’inverno
per vedere la battigia vuota
le assi per coprire i bagni
i pezzi di lamiera arrugginiti
le farmacie con la saracinesca
in basso, le vetrine senza manichini.
È questa la mia stanza
quando manchi, sei al lavoro
o esci coi tuoi amici, sei lontana,
non m’è possibile vederti.
Ode al Lexotan®
Forse li avremmo avuti per più tempo
i Dino Campana o gli altri con quei farmaci:
io ad esempio, previdente, per entrar già ora
nella gloria ho iniziato con 10 gocce al giorno
prima di coricarmi; e ho intenzione
di protrarre tutto questo fino a quando
non saranno conclamati i tempi di dosaggio cronico
o non sarò riuscito più a trovare
un medico ben disposto nel prescrivermene.
Vedi, pure il mio testo in questo modo si modifica,
ora è più lento, non fa male. Non mi assale nel protrarsi
della notte. Ora questo testo non mi sbrana.
[Porta portese]
24enne poeta. Davvero dotato,
1.80, bel fisico asciutto,
capelli neri, piacente, nuovissimo:
concedesi a case editrici purché facoltose
scopo pubblicazione e sollazzo
reciproco. No narrativa oppure pagamento.
No perditempo. Telefonare ore pasti al 376.415…
Matteo Fantuzzi (1979) è nato e risiede a Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna.
http://fiorelladerrico.wordpress.com
http://fiorelladerrico.blogspot.com
"Se tu la mia tomba vorrai sfiorare con le delicate mani poni una pietra di ferro e di peso sulla bianca lastra che mi copre, e tu scriverai il verso che chiude l'intenso paragone."
Amelia rosselli