Custodisco 100 pagine per 1000 lire, tra le mani parole rosse nate a Zima, tanti anni fa. Perchè le parole nascono nella genesi di ogni uomo e quando questo viene al mondo, quando è ancora livido dallo sforzo e vagisce feroce risucchiando il primo respiro, le parole entrano e si annidano ancora bianche, ma già scritte, in un luogo lontano. E allora mi è successo che tra le mani mi ritrovassi per caso un libretto di quelli tascabili, un’edizione economica di qualche anno fa. C’erano le lire, ancora, e solo leggerne il nome mi ha messo una serena nostalgia addosso. Ha l’odore dolciastro dei libri vecchi e sfogliandolo satura l’aria della mia piccola stanza. Le parole del poeta russo Evtusenko prendono corpo, insieme alla sua delusione, alla nostalgia per la perdita delle speranze che il popolo russo aveva riposto nel socialismo e poi nel post socialismo. Allora mi viene in mente che noi, oggi, non riponiamo speranze. Dove sono finite? E dove dovremmo prendere degli ideali, quali dovremmo sposare e per quali dovremmo batterci oggi? Mi sembra troppo facile, quanto banale e inutile, parlare del valore dell’uguaglianza, della libertà di espressione in un paese e in un mondo in cui tutti credono di averne già non accorgendosi di quanto siano forse ancora meno liberi, sotto l’occhio onnipresente del Big Brother, sempre meno uguali gli uni agli altri, vincolati alle logiche del potere. Ci vorrebbe una rivoluzione, uno spacca tutto che ci riportasse allo stato di natura, un terremoto globale, una glaciazione. Non so, qualcosa di enorme che livellasse i dislivelli e che ci unisse, invece di dividerci.
Il poeta parla in maniera positiva e dice “il tempo non attempa. Tutti noi, per stoltezza in gregge divenendo, c’investiamo vecchiezza, però è forse vita, se da sé si interdice?”… “il tempo non attempa, ci sono solo istanti meravigliosi e terribili. Non occorre dividerci in generazioni. L’onnigenerazionalità è il segreto dei geni”
Se penso ad un futuro, mi sembra di sporgermi da un enorme burrone, oltre il quale un mare di nebbia impedisce la vista. Ma noi siamo sempre gli stessi uomini, destinati dalle nostre stesse azioni al regresso. Sfortunata progenie nata nel momento sbagliato. Generazione alla quale non hanno dato modo di essere. Ma sebbene profondamente soli, disgregati, lontani, c’è nell’aria l’odore del cambiamento. Noi lo vogliamo.
Io stavo leggendo Evtusenko meravigliandomi della bellezza delle sue parole, quando una coincidenza strana mi ha fatto sorridere. Girando il libro dal sapore antico leggo “Evgenij Aleksandrovic Evtusenko (
Zima, 1933)”, “Arrivederci bandiera rossa” è il titolo e un ritornello opposto riaffiora alla memoria “s’alza il vento, infuria la bufera, scarpe rotte eppur bisogna andar a conquistare la rossa primavera…” di chi si avvicinava alla stessa bandiera, le va incontro. la saluta al contrario. luoghi diversi, tempi diversi, voci lontane ricolme d’affetto e un sorriso aperto di chi non c’è più, di chi me la canticchiava. Strano come le parole si compongano sempre secondo un disegno che sembra, ogni volta, fatto apposta per noi. Strano come i libri ci chiamino, con voce sottile ma piena di carisma, tanto da convincerci a prenderli. Strano come ci scelgano e come ci svelino solo in seguito il loro messaggio.
"il tempo
___________non attempa..."
ecco che cosa stridono i grilli in risposta
alle nostre paure d'invecchiare
e fino all'estasi bevono rugiada,
pendendo dagli steli
con elitre imperlate
e ognuno
__________è un minuscolo verde poeta.
"il tempo
___________non attempa..."
ecco cosa tintinna
___________quasi fosse sacchetto di monete,
nella tasca bucata del cosmo,
___________un pugno di pianeti.
ecco cosa rimbombano, non avviliti,
___________i tramvai non eliminati.
ecco che cosa scrive sulla sabbia
___________un bambino, con un fuscello.
ecco che cosa pulsa nel sonno,
________________piano, piano,
una venuzza, piccola, azzurra molla
alla tempia dell'amata.
"il tempo
___________non attempa..."
tutti noi,
per stoltezza gregge divenendo
c'inventiamo vecchiezza, però
è forse vita,
____________se da sè si interdice?
scava nei vecchi
e in ognuno troverai un monello,
e le donne annose
sono tutte
__________ragazze canute,
pura la loro canizie quale fiore di melo.
"il tempo
___________non attempa..."
ci sono solo istanti meravigliosi e terribili.
non occorre dividerci in generazioni.
l'onnigenerazionalità
_____________________è il segreto dei genii.
lasciò cadere Puskin la pistola in duello,
ma la morte non soffiò via
il fumo dalla canna
e Puskin non tradì,
non avendo permesso di morire,
_________________________nè d'invecchiare.
"il tempo
___________non attempa"
e come essere noi,
________________non geniali,
ma al tempo stesso martiri,
perchè dall'armadio,
_____________________nudo,
nel minacciare con digrigno triviale,
crollato con lugubre fragore,
il proprio scheletro non venga a cadere?
Amare:
________essere eterno in un istante.
tutti coloro che amano -
___________________________sono genii.
il tempo
___________non attempa
per tutti i Romeo e Giulietta.
c'è
___novella
non brutta,
___________ma bella,
che esista un'altra vita,
e io rido,
___________pensando,
che cento e cento vite non siano nell'altra,
_______________________________________ma in questa
e si possa centinaia di volte fiorire
______________________________e di nuovo sbocciare.
il tempo
___________non attempa...
non dormo,
__________sebbene da tanto la luce abbia spenta
e solo scricchia antica una panca:
"il tempo
___________non attempa...
_______________________non attempa..."
[Modificato da Maredinotte 24/09/2010 19:44]