innamorarsi nessuno tre volte
ha cantine sottochiave e miserie
ladri forzano per imparare
sospiri o possibilità o incertezze
dai trucchi marcati sulle strade
appoggiati i gomiti
-mimica-
il tonfo di un pallone al muro
nel taglio di vento dei capelli al collo
urla a qualcosa che dimenticammo
dal sapore del sangue succhiato
sempre al di là di un recinto
tra il profumo del lavato a mano
e i formicai di un prato
«Detesto i prati perché tutti hanno un prato con l'erba e, quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri, si diventa tutti gli altri.
(Charles Bukowski)
-Siamo spazi indefinibili. Sempre noi ci riduciamo alla parola oltre- (alex manunta)