Questa è la seconda versione, ho tolto qualcosa e rivisto il finale, ditemi che ve ne pare.
Giugno è un mese crudele
riscopre corpi e calli,lascia alla fantasia
solo anfratti all'accavallare delle gambe
ho scelto il tavolo e il punto di vista
come il sole batte sulla pelle,
anche il sudore ha il suo senso
se riflette lo sfregare dei muscoli
l'erompere del sangue negli occhi
sai, sono di poche parole
credo nel non detto, se muove le mani
ti costringe a sorvegliarmi le cosce
solo per questa volta non dirò amore
ma tu non staccare lo sguardo
quando mi mordi il labbro
come se cercassi aiuto, un punto di fuga
il disimpegno che non ferisce
ma abbandona.
"Il poeta è puro acciaio, duro come una selce" Novalis
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