Notevole salto di qualità anche per me, sia nel contenuto che nella forma e nella versificazione.
Però io sono incontentabile e fare qualche modifica (la parte modificata è in grassetto) e toglierei qualcosa (in rosso9
Saranno i soliti volti noti,
quelli
i cui nomi rimangono sulla punta della lingua
quando non delle dita,
a sottolineare i
nostri vuoti di memoria,
saranno loro
a prenderci per le braccia
quando il freddo pungente
di un Marzo più che normale nella sua follia,
farà tremare le ginocchia
sciogliendo prima i polsi
poi il rumore.
Sarò io l'ostinato,
impacciato
bizzarro individuo parco d'oneri,
a rammendare pezzi d'amicizie saltuarie
in bilico tra compagnie cieche
e amori muti.
Saremo noi
ad imprecare bene per razzolare meglio (pesante questo verso)
come virgole sopra i punti
senza troppi spunti di riflessione.
Saremo santi e pure stronzi
nell'ora di ricreazione.
Piaciuta anche la rima finale (in questo caso sì)
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)