Ciao Roberta, io di questa mi prendo la prima strofa e l'ultima (che organizzerei in modo diverso come versificazione) però il due in uno dei significati nella prima strofa mi blocca: uno come dovrebbe leggerla in pubblico? Preferirei la ripetizione:
le farfalle volano sui tubi
arancio di periferia, come sui pollini
e noi mangiamo lacci privi di colore
nel rigurgito di quelle mani giunte
a tendere - ad attendere preghiere
se fosse per un attimo il deserto
io e te per bene al centro d’una duna
basterebbe l’affondo d’uno sguardo,
il mite clima del tramonto
a galleggiare senza gravità
Queste due strofe sono bellissime, la seconda invece non mi arriva molto.
Ciao
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)