Intanto che tu sei via,
ne approfitto per dirtene peste e corna:
come meriti!!
Scherzo,
invece passo anch'io a porti qualche quesito,
premettendo un'aspetto di carattere generale:
io sono uno di quelli, che fa a cazzotti con la teoria che vuole
sempre e cmq distinti l'artista (il poeta) dalla persona,
essendomi abbeverato alla teoria ed alla pratica de "il personale e politico!", quindi non riesco a "fidarmi" e compenetrarmi, o meglio a dialettizzarmi con un interlocutore che è solo versi o opere e niente vita reale;
nella fattispecie, alcune coordinate, mi sembrano fondamentali:
tipo il
luogo di nascita e/o dove si vive e si opera, perchè faccio mia la lezione del Zanzotto, cioè: un poeta senza un paesaggio (non solo geografico) di riferimento(anche in conflitto con esso, Guccini docet: "piccola città bastardo posto appena nato lo compresi" eccetera) non dico che non è un poeta ma è mancante di più d'una cosa ...
Poi m'interessa
la sua formazione culturale (non il curriculum) cioè i
suoi Maestri e le sue letture preferite e via di seguito (caratteristiche di vita esperienze inerenti l'ispirazione) ...
Ecco queste domande non le ripeterò ogni volta, e nè obbligherò a rispondermi, ma da ciò dipende lo stabilirsi d'un rapporto corretto e
dialettico, per qel che mi riguarda ...
Ora due domande peculiari per te:
- pensi che ci sia differenza tra la scrittura al maschile e al femminile?
se sì quali caratteristiche assumono nella tua?
- questa è collegata al preambolo, ma anche alla limitata lettura
(da parte mia) dei tuoi scritti, non rieco a collocarti in un paesaggio definito, non ho colto specificità nelle tue poesie,
se mi è sfuggito ti prego segnalamelo se è una scelta ti chiedo il perchè
per ora basta così e GRAZIE!
...
RA
"(...)Le ascoltavo, seduto sul ciglio delle strade,
nelle calme sere di settembre in cui sentivo
sulla fronte le gocce di rugiada, come un vino vigoroso;
in cui, rimando in mezzo a quelle ombre fantastiche,
come fossero lire, tiravo gli elastici
delle mie suole ferite, con un piede contro il cuore."
Arthur RIMBAUD