Giro giro tondo

E vabbene perdio, non dirmi che sei seduta sul cassetto solo per guardarmi mentre mi infilo il pigiama.
E' tutta la sera che mi osservi e sembri accusarmi di qualcosa di cui non ho ancora maturato l'esistenza.
Ho annichilito anche il desiderio di incontrare la mia amica bionda per le scale e tu sembri avere ignorato questo sacrificio, sono anche uscito a comprarti le Camel, che è una vita che ti chiedo di smettere di fumare, e tu nemmeno te ne sei accorta, sempre là a giudicare ogni minimo passo. Lo vuoi capire che sono stanco? Stanco di incontrare il tuo sguardo indagatore, stanco di ingerire barbiturici il lunedi e l'antidoto al venerdi sperando che non sia troppo tardi.
Mi sono fermato lungo quel cazzo di fiume, ma non ho visto nessun cadavere passare, solo la mia ernia inguinale che mi derideva sapendo che non ho il coraggio di affrontare un intervento.
Allora dimmelo te che cosa resto a fare in questo posto, dove la ruggine sta coprendo ogni particolare e non riesco più a distinguere il tuo sorriso da quella specie di smorfia che mi propini ogni volta che vuoi farmi sentire in colpa.
Ho provato a chiudere il boccaporto e mi sono seduto in una camera stagna, ma l'umidità della tua bocca mi ha travolto ancora, anche se ricevere i tuoi baci dà la stessa sensazione di una iena che spolpa la sua preda.
E' sera e mi è rimasto solo un mestolo di ceralacca credo mi arrenderò all'evidenza: non c'è nulla che io possa fare per tornare indietro l'alternativa e un'astrovane verso l'ignoto, ma senza di te.

eh, come si fa a ritornare indietro. Purtroppo non si può o forse non si deve. A cose fatte è estremamente difficile ritentare il volo. Si può fare di tutto, anche pazzie, come quella di inviare messaggi attraverso un foglio virtuale, perchè magari dall'altra parte c'è qualcuno che li legge, probabilmente anche colui al quale è indirizzato e molti di certo non capiranno che dietro un pensiero così preciso si nasconda il disagio di una vita non vera.

Molto affine al nome che ti sei dato, disponi come in una sequenza una serie di riferimenti non casuali. Strano entrare in un forum e non presentarsi.

Sai Francesca, mi viene da sorridere per due motivi.
Il primo è che, evidentemente, riesco ad essere abbastanza realistico, dato che si scambiano le mie elucubrazioni per messaggi da interpretare rivolti ad una non meglio precisata entità nascosta (ma per quello esistono altri modi, non esclusa la comunicazione via e-mail e comunque, siamo seri, non verrei certo in un forum a farlo).
Il secondo dei motivi è che non mi sarei aspettato un’altra ramanzina dopo che qualcuno mi aveva già invitato alle presentazioni ed io avevo gentilmente declinato l’invito nella speranza che bastasse solo un nick. Del resto meglio accontentarsi di un nick che avere come risposta una serie di informazioni non verificabili in alcun modo, o no?
Ma dato che, in maniera nemmeno tanto velata, mi accusi di fare del forum una specie di casella postale, ti posso assicurare che i miei testi, la maggior parte delle volte sono frutto dei fumi dell’alcol. Si dice che “in vino veritas”, ma posso assicurarti che tutto quello che scrivo non ha quasi mai attinenza con la realtà, altrimenti preparerei dei pezzi di cronaca per il giornale locale.
Ultima cosa (ed anche qui mi scappa un sorriso, ma non volermene) nonostante io abbia sempre affermato che in poesia il critico riesce a dare dei significati ai quali neppure l’autore aveva pensato, mi rendo conto che anche in prosa avviene lo stesso dato che mi si dice: “disponi come in una sequenza una serie di riferimenti non casuali”.
Allora facciamo così, propongo un gioco: uno a caso di voi mi suggerisca un tema di qualunque natura, e la prossima volta che posterò mi atterrò a quel tema. Mi sembra onesto no?

per fortuna che ti vien da ridere, a me un po' meno, ma si sa che ognuno ci vuol vedere quello che gli pare, pure il bicchiere pieno a metà.

si, ho anche visto che sei restìo alle presentazioni pubbliche, qualcosa che non mi è passata inosservata nemmeno nella scheda personale, e qui mi scappa un bel sorriso. La differenza è che se uno si presenta in un forum, di certo non mi aspetto che menta e dunque prendo per buono tutto quello che mi si dice, eccetto ovviamente le boiate come quella che un 15enne farebbe l'agente di commercio.
Si parte da presupposti diversi, a quanto pare.

Per tutto il resto, presunte o vere quelle che siano le mie supposizioni, solo il tempo mi/ti darà ragione, alla lunga la verità esce sempre.

E di certo, non ti inviterò mai a scrivere su richiesta, scrivi pure quello che vuoi, accettando però le critiche.

Avevo postato qualcosa dietro invito di un'amica, ma adesso capisco che è il caso di togliere il disturbo.