Vorrei tornare nelle tue mani
quando un fluido c'attraversava
il corpo, passando dal cuore
alla carta - quel nero di seppia
mai così aguzzo da bucare il palato
vorrei noi fossimo noi, ancora
valicando le siepi e le ombre
- il tempo che scorre sulla cima
di una meridiana
lanciarmi nel flusso. le onde
che oggi travolgono senza sosta
tagliano il respiro eppure
il tempo asseconda variazioni e tempeste
il tempo cancella, dimentica
per questo torno dove tutto permane
soprattutto la gioia