prego il coraggio d'uscire
dalla cruna d'un Dio interiore,
qui il proposito è scritto,
ma manca dell'ultimo tassello
scorro in memoria primavere
disegnate su carta carbone,
dove spiccano immagini lucide
e alcune parole imbalsamate
presente è un tempo vago
d'emozioni che s'infrangono,
passate dal brivido all'espresso,
dall'amore a un fugace amplesso
cosa resterà di questa sera
finita la birra e l'autostima?
un pugno di se, tra la polvere,
e un cassetto dentro un sogno
portami con te indifferenza
nel cercare il mio binario,
ma prima del lento avvolgersi
rubami lo spregio dagli occhi