a me ha colpito questa:
E’ sera
E’ sera sorella e ti guardo
Ti frugo
con occhi di umore-caledoiscopio che fluttua
Inquieti, diversi, mai appagati
Ecco tutto
E’ sera e mi guardi sorella
Quello sguardo, il tuo
non lo conosco
ne’ forse lo conoscero’ mai
calmo, pieno, rotondo
occhi vuoto-colmati
cerchio perfetto
privo di tragicita’
tenerezza che non teme di mostrarsi
Lo amo
Lo amo e lo invidio
quel modo
di posare gli occhi sul mondo
Ha in sè molti spunti di riflessione. Io ho tre sorelle e capisco il rapporto che viene a instaurarsi o anche no fra consaguinei. Io invidio spesso il loro modo di approcciarsi alle cose, con una tale semplicità e spesso -senza pensieri- senza preconcetti, senza paure. Il mondo dentro noi a volte ci incute più paura di quello fuori e così rischiamo di affacciarci alla vita con troppa ritrosìa.
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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