Versinvena Metamorphosis (pp.56, 10,00€ - per acquistarlo: http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=87233)

Maredinotte alias Roberta

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    Clodiaf0904
    Post: 686
    00 29/04/2010 20:59
    Ho io adesso una domanda per te [SM=g8110]

    Quali sono le poesie - di qualsiasi epoca e di qualsiasi "etnia" - sulle quali hai letteralmente pianto? Sì, proprio pianto calde lacrime (e non in senso negativo!) perché l'emozione era così forte da non sopportarla.

    Dimmi [SM=g8155]





    [Modificato da Clodiaf0904 29/04/2010 21:00]
    http://fiorelladerrico.wordpress.com
    http://fiorelladerrico.blogspot.com

    "Se tu la mia tomba vorrai sfiorare con le delicate mani poni una pietra di ferro e di peso sulla bianca lastra che mi copre, e tu scriverai il verso che chiude l'intenso paragone."
    Amelia rosselli
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    Maredinotte
    Post: 1.681
    00 03/05/2010 12:06
    Ecat Mel, 28/04/2010 15.40:

    1) Ognuno di noi ha un Sogno, quello per cui saremmo disposti a tutto: Robertina ci dici qual'è il tuo? [SM=g8217]

    2) "Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare."
    In questa frase c'è racchiuso qualcosa di molto importante, che ha a che fare con l'agire e con la scelta. Mi piacerebbe avere la tua opinione in proposito.
    [SM=g8068]

    MIre






    Mammamia, quanti giorni ho lasciato passare... ammetto di aver aperto la finestra per rispondere un sacco di volte e poi averla richiusa dopo aver scritto per mezz'ora. Vediamo se questa è la volta buona.

    Probabilmnente verrà fuori qualcosa di molto lungo, perchè ragionerò ora, ad alta voce.

    Ognuno di noi ha un sogno? forse è vero, ma non tutti sanno qual è. allora sarebbe meglio dire che ognuno di noi ha necessità e bisogno di realizzarsi per stare bene. la parte più difficile di tutte sarebbe capire in che modo ci si sentirebbe realizzati al punto da stare bene con se stessi e con gli altri, sempre.
    il mio sogno sarebbe banalmente quello di essere felice, un numero abbastanza di istanti tali da poter affermare di esserlo concretamente, pur affrontando le avversità che la vita mi riserva.
    parlavo a Chiara di Mario, la voce narrante del romanzo di De Carlo "due di due". le dicevo di come mi rispecchi nella sua figura e nei suoi sogni, che infine realizzerà. difatti, superata l'adolescenza come un ragazzo timido e un po' sfigato che vive all'ombra dell'amico carismatico (amico che non perderà mai, nonostante lunghi periodi di assenza) e dopo una serie di esperienze di vita e traversie volte alla ricerca di se stesso e del suo sogno, decide di andare via dalla grigia e soffocante Milano, dalla vita meccanica e stantia che conduce, per vivere isolato nel cuore della campagna umbra, a contatto ed in armonia con la natura. lì costruirà la sua casa con materiali ecocompatibili e si creerà il suo paradiso personale riscoprendo quelli che sono, per lui, i valori fondanti di un’esistenza piena. L’amore. Quello per la vita, per la natura, per le persone che si hanno accanto.

    sembra banale dirlo, ma io vorrei vivere di una vita pura, renderla piena lavorando ad un progetto che mi faccia sentire di fare qualcosa di utile per il mio intorno, trovare una persona disposta a farlo con me e creare un piccolo angolo di paradiso pronto ad accogliere chiunque voglia farne parte e armonizzarsi con esso.

    non so ancora che cos'è, ma poichè credo che le opportunità ci passino sempre accanto, so che la riconoscerò e da quel momento mi impegnerò per raggiungerla.

    naturalmente qui subentra la risposta alla seconda domanda.
    come si fa a decidere se bisogna agire oppure no? bisogna andare incontro al proprio "destino" (che brutta parola) o attendere che un'opportunità ci passi accanto? e se agendo camminassimo nel verso opposto e così facendo ci allontanassimo da essa?

    Ognuno di noi ha, secondo me, una specie di missione da compiere. Non proprio un destino, perché non amo questa parola, bensì una predisposizione verso qualcosa in particolare. Tutti gli esseri viventi e non ce l’hanno, perché tutti hanno una utilità all’interno del ciclo della vita, così come della catena alimentare. Per gli animali, la strada è dettata dall’istinto, negli esseri umani la cosa è un po’ più complessa, perché subentra la ragione che frena o spinge verso percorsi errati.

    E allora la mia risposta è che per trovare quella strada, bisogna batterne tante, e quindi anche quelle sbagliate, seguendo le proprie propensioni semplicemente vivendo e, in ogni circostanza, dare il meglio di sé.

    Se si è già individuato il proprio sogno –anche se non è assolutamente detto che sia poi fonte di vera soddisfazione- lo si deve inseguire in ogni modo, a costo di sbagliare.

    In buona sostanza, per me l’importante è vivere senza risparmiarsi perché non esiste giusto e sbagliato, nella vita. Nessuno potrà indicarci la strada, nessuno ci assicura che quella che percorriamo sia quella giusta, tra le infinite possibilità che ogni scelta ci mette davanti, nessuno ci può dire se un’altra scelta ci avrebbe condotto alla verità. e infondo, ognuno trova la sua verità durante il percorso, nell'errore.



    "La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare." (Jiddu Krishnamurti)
    robertadaquino.wordpress.com



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    Maredinotte
    Post: 1.681
    00 03/05/2010 13:34
    Re:

    Ho io adesso una domanda per te [SM=g8110]

    Quali sono le poesie - di qualsiasi epoca e di qualsiasi "etnia" - sulle quali hai letteralmente pianto? Sì, proprio pianto calde lacrime (e non in senso negativo!) perché l'emozione era così forte da non sopportarla.

    Dimmi [SM=g8155]





    bhe, devo ammettere che piango di più leggendo i romanzi. piango sempre, o quasi! ahahahah

    per le poesie, io credo che derivi molto dallo stato d'animo dell'istante preciso in cui le leggiamo. non c'è una poesia che ad ogni lettura mi abbia commosso allo stesso modo.

    una volta piansi leggendo "forse un mattino andando in un'aria di vetro" - Montale, una volta ho pianto leggendo "non voglio che tu muoia" - Merini.

    una volta ho pianto ascoltando le seguenti parole di un poeta cubano: Reynaldo Arenas

    THE PARADE ENDS

    "Cammino lungo strade sprofondate, per le fogne che si disfano davanti a edifici che devi schivare, perchè ti cadrebbero addosso, davanti a facce torve che ti scrutano e ti giudicano, davanti a negozi chiusi, mercati chiusi, cinema chiusi, parchi chiusi, caffè chiusi, che a volte espongono cartelli polverosi giustificazioni e chiarimenti, CHIUSO PER RESTAURI, CHIUSO PER RIPARAZIONI. Che genere di riparazioni? Quando saranno finite queste cosidette riparazioni? O almeno, quando inizieranno? Chiuso…chiuso…chiuso… tutto chiuso… Io arrivo, apro innumerevoli lucchetti e salgo di corsa scale di fortuna. Eccola lì, mi stava aspettando. La prendo, le tolgo la custodia e contemplo la sua forma polverosa e fredda. Le tolgo la polvere e comincio ad accarezzarla. Delicatamente le pulisco il retro, la base e i lati. Mi sento disperato e felice con lei, passo le dita sui suoi tasti e improvvisamente tutto si mette in moto. Un tac tac, un tintinnio, la musica comincia piano piano, poi più veloce ora, a tutta velocità. Mura, alberi, strade, cattedrali, volti e spiagge, celle, piccole celle, celle enormi, notti stellate, piedi nudi, pini, nuvole, cento, mille, un milione di pappagalli, uno sgabello e una pianta rampicante. Rispondono tutti e accorrono tutti al mio richiamo. I muri retrocedono, il tetto non c’è più e tu fluttui con naturalezza, fluttui, galleggi, sradicato, trascinato, innalzato, sollevato, trasportato, immortalato, salvato e tutto per quella minuscola e continua cadenza, per quella musica, per quel tac tac incessante.”

    e una volta leggendo la poesia di uno come noi. si chiama Alex Manunta e questa poesia mi ha coinvolto fino allo spasimo.

    Coraggio

    per aver perduto
    hai perso, e
    senza coraggio

    ..

    non è solo l'infanzia
    in quel sorriso armato
    duro da smantellare
    come tutto quello, che poi
    sta ad un cielo mantenere lì
    da rimanerci appesi
    con il collo piegato a foglio
    e una fronte
    un vassoio di luce
    e sonno:
    è sempre tanto il sonno

    -Coraggio-

    anche le pietre ne hanno
    rotolate ai piedi
    di un monte di mira
    dell'alto di un impatto di echi
    per quell'urlo cacciato al tempo
    ora così perennemente andato
    a trascorrere il silenzio
    dopo il rumore
    dopo tutto il rumore
    del vento a tormentare i rami
    a sollevare polvere
    ad abbottare vele ormai lontane
    sparite con tutto l'orizzonte

    -Coraggio-

    accettati per come non sei
    gioisci di quello che hai avuto
    e non interrogarti
    se lasci ad indurire una risposta
    all'aria dei giorni mandati
    ai morsi dell'ombra
    al buio della credenza come il pane
    che non si è consumato
    perché è troppo vile l'appetito
    e troppo tarda è la fame

    -abbi coraggio, e pensa-

    quanta è la fortuna
    ad essere sciocchi
    e potere ancora ridere
    e poter piangere
    per un niente

    ..davvero

    per un niente.




    non chiedetemi il perchè. [SM=g8127]




    [Modificato da Maredinotte 03/05/2010 13:35]

    "La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare." (Jiddu Krishnamurti)
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    Maredinotte
    Post: 1.681
    00 05/05/2010 20:18
    qualcuno mi ha fatto notare la genericità delle mie risposte. in effetti sono stata parecchio aleatoria, e non perchè non avrei voluto spogliarmi di fronte a tutti voi, ma per la confusione che ho nella testa, per le mie personalità che combattono continuamente e che non mi fanno capire niente. allora, prima che sopraggiungano le altre domande, oggi metterò tutto sul banco... [SM=g8218] (palula...)

    in linea di massima sì, avrei un sogno molto ambizioso che è somma di tre sogni a loro volta ambiziosi e che si scontrano con quella parte pigra, paurosa, indecisa e insicura di me che non mi ha consentito ancora di AGIRE per mettermi sulla strada di quei sogni. non so come e se si potranno realizzare e questo mi mette paura. ma d'altra parte sono sogni, no? i sogni sono sempre grandi! [SM=g8204]

    ...mi piacerebbe costruire e vivere un villaggio ecocompatibile, che sfrutti le energie della terra senza per questo deturparla e impoverirla (tanta è l'energia e il potenziale inutilizzato di questo nostro pianeta, tanto ne viene sprecato ogni giorno, a discapito del nostro benessere e di quello della Terra, e a vantaggio esclusivo di pochi) un posto dove l'armonia regni sovrana e in cui poter stare a contatto con la natura e gli animali, salvarli tutti, metterli al sicuro. vorrei vivere in un luogo in cui tutti abbiano rispetto per qualunque forma vivente e scrivere, come faccio ora, ma meglio.

    ma poi mi dico che non faccio abbastanza per realizzarli questi sogni, e allora penso che forse non è quello che voglio davvero, che forse c'è ancora altro per me, che infondo ci si può sentire realizzati in tanti modi. ho paura di non riuscirci perchè costretta da sbarre che la quotidianità mi impone e in cui io stessa mi relego. in una normalità che mi sta stretta, che non mi piace e nella quale, per la stessa paura di ricaderci, potrei restare. ma se nel mio piccolo faccio già ognuna delle cose che vorrei vedere realizzate in grande, questo non mi basta.

    sono utopie, o progetti realizzabili?
    è il grosso dilemma che mi pongo ogni giorno...


    contenta Mire, ora?! [SM=g8118]
    [Modificato da Maredinotte 05/05/2010 20:21]

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    Ecat Mel
    Post: 798
    00 06/05/2010 11:13
    [SM=g8217] ah, alludevi a me? [SM=g9295] [SM=g8228]

    io credo che ognuno di noi ha un suo tempo per maturare ciò che ha dentro. Ci sono atleti che per compiere grandi imprese si preparano, studiano, ricercano, si allenano, provano e scelgono alla fine quello che è meglio per loro. Difficile scegliere quando non si mette il naso fuori di casa, quando ci si lascia cogliere dalla pigrizia e non parlo di quella fisica, ma di quella spirituale, quella che accende tutti i nostri desideri. Ma tu lo sai, mia cara Grande Roberta, in fondo le mie domande per te erano mirate a dare luce alle tue ali, quello che conta è coltivarli i sogni, proteggerli e farli crescere, anche pian piano: siamo noi che plasmiamo la nostra vita, secondo la nostra misura e ... sbagliando si impara...
    ti abbraccio [SM=g8322] forte forte, lo sai quanta stima e affetto ho per te. [SM=g8068]

    Mire
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    Francesca Coppola
    Post: 1.652
    00 07/05/2010 17:37

    Sentivo le tue urla supplichevoli che mi pregavano di farti la seconda domanda [SM=g8166] ...

    e allora eccomi pronta:

    - come definiresti la tua poetica?
    cioè se dovessi introdurla, se dovessi spiegarla, cosa diresti?






    [Modificato da Francesca Coppola 07/05/2010 17:38]


    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
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    Maredinotte
    Post: 1.681
    00 07/05/2010 19:47
    non vedevo l'ora, infatti! [SM=g9295]

    scusa, ma che domanda è? ahahahaha di solito è il critico a parlare della poetica di un autore, giammai l'autore stesso ad introdursi!!! [SM=g8185] [SM=g9295]

    in pratica è una domanda che non mi sono mai posta perchè, ingenuamente, penso che chi lavora sistematicamente ad un progetto, stabilendo temi e tempi, definendo come e perchè scrivere, ma soprattutto cosa, non possa definirsi "poeta", nel senso più romantico del termine. può di certo saper scrivere poesie e può saperlo fare molto bene, ma manca di quel fervore, della follia necessaria all'artista. (si badi bene, mi sento poeta nell'anima, ma ciò non vuol dire che io sia una artista seria)

    in questo senso, ingabbiare la mia poesia in una poetica mi viene difficile, perchè in maniera molto disordinata io scrivo quello che mi viene in mente.
    le definizioni poi non sono il mio forte, ma vedrò di fare il possibile!

    in linea generale potrei dire che le mie poesie sono a largo spettro. si basano per lo più sulle mie emozioni, non vogliono dare definizioni oggettive della realtà, ma toccano, di volta in volta, ciò che mi colpisce e lo reinterpretano secondo la lente deformata della mia anima. allora talvolta possono trattare brutali fatti di cronaca, argomenti seri come la guerra, l'abbandono, l'inquinamento, ma tutto risulta filtrato e poi rimescolato insieme ai sentimenti che tutto ciò mi provoca.
    potrei dire, come a volte anche Chiara ha detto, che la mia è la poesia delle piccole cose, una poesia che nel particolare trova l'universale ma anche che, viceversa, partendo da ciò che vede fuori va a cercare ciò che suscita dentro e come una fisarmonica è un qualcosa che si allarga e si restringe continuamente. è una poesia di ricerca incessante, uno scavo infinito che vuole arrivare al centro delle cose.
    a livello di stile non saprei dire. quello che faccio è viaggiare attraverso le immagini del quotidiano e cercarne il messaggio. tendenzialmente vorrei che fosse semplice e di sicuro lo è nel lessico che curo e plasmo sul suono, adattandolo alla mia musica interiore, ma che certamente non ha bisogno del dizionario per essere compreso. ma mi rendo anche conto che spesso, alcune metafore restano incomprensibili al lettore meno attento. non è certo una poesia che si lascia penetrare a fondo alla prima lettura ma, d'altra parte, non è ciò che desidero. [SM=g8166]


    ma poi me lo dite voi, com'è la mia poetica? [SM=g8228]

    "La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare." (Jiddu Krishnamurti)
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    Francesca Coppola
    Post: 1.652
    00 07/05/2010 21:57

    ma come che domanda è?
    io la trovo una domanda interessante che permette di parlare di sè con molta libertà, senza gabbie. Ognuno esprime qualcosa, non è uno stile definito o una tematica specifica, piuttosto è un modo di vedere, di sentire delle cose e trasmetterle. Questo fa di noi, persone diverse, persone con intenti e punti di vista, con desideri e paure proprie.
    Ecco Robs tu hai parlato di te, quello era l'intento.
    Ora per me la tua poetica è la maggior parte pura armonia, equilibrio o voglia di tale, sembra tendere alla calma, talvolta alla passione, alla ricerca delle piccole cose che si fanno grandi e così una ninna nanna diventa la più bella buonanotte, un gesto è ricordo indelebile, la natura è il quadro mai dipinto. La tua poetica è l'espressione della ricerca di tutto quello che ci circonda plasmato dal tuo stato d'animo.




    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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    Maredinotte
    Post: 1.681
    00 07/05/2010 23:29
    ma certo Francy, scherzavo! non hai visto che ridevo? [SM=g8204]
    è una buona domanda, che mi ha messo di fronte ad una riflessione su me stessa.

    la tua risposta mi solleva, perchè allora, quello che sento e che cerco, arriva anche al lettore... è importante! [SM=g8127]
    Grazie! [SM=g9495]


    e Mire, non ti ho risposto prima ma quando ieri ti ho letto mi sono commossa, tanto da restare senza parole. [SM=g11405] quando dico che tu sei per me come uno specchio che mi si pone davanti e mi costringe a guardarmi nel profondo, lo dico sul serio, e per questo ti ringrazio, tanto tanto! [SM=g8362]

    il resto lo sai [SM=g8322]

    "La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare." (Jiddu Krishnamurti)
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    Francesca Coppola
    Post: 1.652
    00 08/05/2010 13:10

    ti prendevo in giro Rob! [SM=g8166]
    è solo che ti ho risposto dal netbook e non ho inserito le faccine, perchè mi ero esaurita a riscriverla l'ennesima volta, perchè senza volerlo chiudevo la pagina. [SM=g10631]


    [SM=g9295]


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    Diotima...
    Post: 275
    00 10/05/2010 01:44
    Quando hai parlato dei sogni, Rob...mi ci sono rivista, anche io ho imparato che è così, che ci si conosce vivendo e facendo anche errori e tentativi...A volte mi sento ancora un po' in colpa (ed anche strana) per non essere sicura di nulla in fondo (o meglio di poche cose, ma buone) e lasciare (o voler lasciare) aperte tante porte...e ancora la mia parte insicura mi ha in pugno :(


    Il tuo sogno dovrebbe essere per il mondo la direzione da prendere...

    [SM=g11405]
    [Modificato da Diotima... 10/05/2010 01:45]


    "...la poesia è più filosofica e più elevata della storia: la poesia esprime piuttosto l'universale, la storia il particolare..." (Aristotele)
    "Per fare un prato occorrono un trifoglio ed un’ ape, Un trifoglio ed un’ape E la fantasia.La fantasia da sola è sufficiente se l'ape è assente."-Emily Dickinson-
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    Maredinotte
    Post: 1.681
    00 12/05/2010 23:55
    bhe, a meno di diventare schiavi della nostra insicurezza, suppongo che anche questa serva, talvolta. forse è un modo per non fare tutto con troppa leggerezza.
    Chià, se tu ti senti in colpa, io che dovrei fare...uccidermi? [SM=g8131]

    sai, in effetti quella dovrebbe essere la direzione, ci si dirige a poco a poco e ci sono già delle comunità che vivono secondo questi principi. il che non vuol dire torare indietro, ma evolversi, guardare avanti recuperando dal passato l'armonia e la connessione con la Terra.
    è solo trattando bene lei, la nostra Madre, che potremo sperare di vivere in un mondo migliore. e chissà che le future generazioni (2012 permettendo [SM=g9295] ) non vivano in un mondo tutto così.
    a qualcuno potrò sembrare patetica o delirante, ma io ci credo.



    bhe? avete già tutti esaurito le vostre curiosità?
    "approfittatene gente, approfittatene. è un'occasione più unica che rara della giornata. è arrivato l'arrotino!!"
    [Modificato da Maredinotte 13/05/2010 00:01]

    "La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare." (Jiddu Krishnamurti)
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    Pedro Navarra
    Post: 201
    00 18/05/2010 17:17
    Bene...
    Cara la nostra Robe,
    premetto che il mio livello di preparazione non è pari al vostro,
    quindi anche il mio modo di pormi sarà diverso.
    Ho una preparazione più tecnica che umanistica, perdonate quindi se a volte non sarò chiaro o diretto.

    Domanda:
    Sei fidanzata?

    Ahahahaha... [SM=g9295]
    Scherzo!

    Domanda seria:
    In un testo poetico, è necessario saper scrivere e comunicare in modo ''chiaro''?
    E' necessario che un autore che scrive dei versi in apparenza ''oscuri'' debba poi dare delle spiegazioni?
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    Maredinotte
    Post: 1.681
    00 18/05/2010 23:12
    alla domanda impertinente ti rispondo Sì, lo sono. da una cifra. e ora non tirare la solita battuta che allora è ora di cambiare! [SM=g9295] [SM=g9295] [SM=g9295] [SM=g9295]

    e ora passo a quella seria.

    no, in un testo poetico non è necessario scrivere in modo "chiaro" se per chiaro intendi "facilmente parafrasabile" (esiste parafrasabile?! [SM=g8192] ) e quindi traducibile in una prosa coerente ed immediata. ma penso che sia necessario riuscire a rendere percepibili i significati, su un piano inconscio magari, ma questi devono passare e soprattutto provocare un'emozione. se non ci riescono, a prescindere dal significato esatto che una parola o una immagine ha per l'autore, allora non si è raggiunto lo scopo.

    in pratica io credo sia necessario riuscire a vedere le immagini proposte dal poeta e sentirle. la trasfigurazione di un concetto in un oggetto o una azione fa la poesia, ma poi deve essere il lettore a leggere quelle immagini e a darne un significato, naturalmente se queste sono assemblate secondo significati. (altrimenti è non sense).

    e no, non è necessario che l'autore dia poi spiegazioni riguardo i suoi versi, anche perchè una poesia non ha mai un significato univoco, nemmeno per l'autore. spesso egli stesso non riesce a cogliere tutto pienamente. di una poesia noi conosciamo quello che volevamo dire, ma ogni parola dice molto di più di quello che crediamo.
    certo, se qualcuno mi chiede di spiegare, lo faccio. [SM=g8217] ma non amo farlo.

    "La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare." (Jiddu Krishnamurti)
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    Maredinotte
    Post: 1.681
    00 24/05/2010 21:20
    ok, ad un mese dalla mia intervista e visto che non sembrano esserci altre domande, direi che possiamo passare a qualcun altro [SM=g8137]

    in ogni caso, come succederà per tutte le interviste, i topic non verranno chiusi e quindi, anche a distanza di tempo, sarà possibile, per chi avesse altre curiosità, incrementare il pacchetto domande. [SM=g8204]

    allora, visto che spetta a me scegliere il prossimo candidato, ho pensato di mettere sotto torchio uno dei nuovi volti del forum...

    dunque dunque dunque...

    Pedrito!!! [SM=g8166] tocca a TE!!
    [Modificato da Maredinotte 24/05/2010 21:33]

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